Ogni tanto m’impongo un ripulisti generale e ci riesco abbastanza bene.

Tolgo gli abiti che non metto più e li dono poiché non sono mai stata in grado di realizzare il benché minimo introito da nulla anzi, e così faccio anche per gli oggetti inutili o per i romanzi che non mi piacciono.
Ma c’è un ma: non sono mai riuscita a farlo con le mie cartelle cliniche, con le lastre terribilmente ingombranti di quando avevo vent’anni, i pap-test e soprattutto una marea di analisi del sangue.
Non so perché, ma una vocina dentro (lievemente ipocondriaca) mi diceva ogni volta “non buttarli”, potrebbero servire per fare che so parametri genetici o simili e intanto si accatastano e siamo arrivati a due valigie piene sul soppalco e soprattutto introvabili.
Poi mi è venuta in mente l’A.I. e chissà se “scannerizzando” tutta questa documentazione l’Intelligenza Artificiale te la ordina per cronologia, te la cataloga per patologia, ti fa torte e grafici e ti prepara una scheda dove ti segnala che quando pesavi 5kg in più e non ti allenavi avevi le cartilagini più fragili e dalla M.O.C. era più che evidente?
Ma ti serve l’A.I. per saperlo?
Certo che no, ma forse tenere tutto su una chiavetta a portata di mano e e provare a buttare le due valigione del soppalco mi darebbe una bella e grande soddisfazione!
Devo solo trovare uno “schiavo” che scannerizzi il tutto o, forse basta il pensiero?
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