Essere una ragazza negli anni ‘70, in piena Austerity, significava vivere una vita semplice, con pochi sprechi e molto senso di adattamento. Eppure, l’immaginazione e la curiosità di una giovane mente erano un motore potente.

La protagonista di questa storia aspettava con ansia il suo settimanale femminile, un piccolo lusso che apriva finestre su mondi lontani e stimolava la sua sete di sapere. Quella rivista poneva delle domande, proponeva dei quiz ai quali era difficile rispondere poiché avevamo mezzi di informazione e di cultura molto limitati rispetto ai tempi odierni.

Spesso provavo frustrazione per non essere riuscita a trovare una risposta immediata. Ora mi chiedo se quella curiosità mai sopita è diventata un motore di ricerca e conoscenza che mi ha sostenuto nel tempo.

Mi chiedo anche come sia possibile oggi, che otteniamo risposte istantaneamente a qualsiasi domanda, sostenere la curiosità intellettuale. Inoltre abbiamo a che fare con una tale mole di informazioni, notizie, contenuti, sguardi sulle vite private di chiunque che mi chiedo se possa ancora esistere qualcosa che si possa definire “curiosità”.

Voi che cosa intendente per curiosità? E se siete curiosi, in che modo soddisfate la vostra curiosità?


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